Incredibile incidente ieri intorno alle 9 in via Armistizio a Padova. Un uomo 59 enne, direttore di un’agenzia di banca, come in preda a un vero e proprio blackout mentale nell’effettuare un sorpasso, tampona l’auto sorpassata, poi travolge (senza nemmeno vederli) tre operai e prosegue come niente fosse fino al suo ufficio. Dove, poco dopo, è stato raggiunto dalla Polizia Locale che lo tratto in arresto.
Renato Astori, 59 anni, come ogni giorno si recava al suo ufficio direttivo presso l’agenzia BNL-BNP Paribàs dentro l’aeroporto Allegri. In località Montegrotto supera una Mercedes tamponandola. Alla guida un imprenditore di Rodi che cerca di farlo accostare per i rilievi dell’incidente. Lui si ferma, sguardo vuoto assente. Sembra non capire le parole, si accende una sigaretta e va via. A questo punto l’imprenditore si mette in contatto con le forze dell’ordine e in diretta racconta quando sta accadendo, descrive il Pickup e fornisce la targa, lo segue. Ma Astori non se ne cura, prosegue ondeggiando la sua andature, peraltro a velocità moderata. Da lì a poco il dramma. Un cantiere stradale, Astori non vede nulla, prosegue come nulla fosse travolgendo tre operai. Uno di questi Savio Domenico Armeli Cartilazzone, 52enne originario del Messinese ma residente a Spinea muore. Un altro moldavo, ferito gravemente, se la caverà in 60 giorni, e un terzo ha ferite lievi.
Mentre la Polizia Locale si reca sul luogo dell’incidente, la Polizia di Stato raggiunge Astori nel suo ufficio. Lui chiede “cosa è successo?”, lo accompagnano in ospedale dove, da ieri mattina, è ricoverato. Gli agenti lo hanno trovato come in stato catatonico. Non ricorda assolutamente nulla. Dalle analisi del sangue non emergono tracce né di alcol né di droghe.
Un black out del cervello che ha ucciso un uomo, senza sapere perché, senza capire d’averlo fatto.
L.A.